L e o r i g i n i d i C a ' d e i P o v e r i
La Val d’Arda ha sempre avuto un posto di straordinaria importanza
nella storia della vite e del vino del Piacentino.

1500
L'inizio
La Val d’Arda ha sempre avuto un posto di straordinaria importanza nella storia della vite e del vino del Piacentino. Già nel 1500, Papa Paolo III Farnese magnificava le qualità enologiche dei borghi di Vigoleno, Castell’Arquato e Veleja e la presenza della vite in queste zone è accertata già al tempo delle “terremare” e palafitte tra il 2000 e il 700 a.C.
Grande rilievo alle produzione enologiche della zona viene data da Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III Farnese il quale asserisce in una lettera al Cardinale Guido Ascanio Sforza, nipote di Sua Santità, non solo riferisce i faticosi viaggi intrapresi, ma dà notizia anche dei vini che erano richiesti e maggiormente appetiti dal Papa. In particolare riferisce che “Castell’Arquato fa vini perfettissimi e in gran pregio ed è un peccato che questa collina non sia tutta vigna, che qui sono di così delicati vini quanto sia in Lombardia, tanto rossi quanto bianchi.”
1675
Cà dei Poveri




1699 - 1700
14 appezzamenti di terreno
1960
Famiglia Loschi
Se ne perdono poi le tracce fino all’inizio del secolo scorso dove si registra il passaggio di proprietà alla Famiglia Stradivari (da cui prende il nome l’annessa località Costa Stradivari) che ne fa l’alloggio della servitù per poi passare alla Famiglia Santi Arcangelo che la coltiva fino al 1991, anno in cui avviene l’ultimo passaggio a Loschi Enrico, che ne fa il centro e il cuore della sua Azienda.

